Ho ritrovato una serie di articoli scritti diverso tempo fa e mi è venuto da riflettere su cosa sia cambiato da allora e su come percepiamo la tecnologia ed i social media… intanto li ripubblico e poi ci tornerò sopra analizzando se e come sono cambiate le cose da allora. Tratti da Pedagogika.it/2010/XIV_3/la_società_nella_rete/ del 2010:
Il web siamo noi
La società nella rete
La conservazione del sapere nella società dell’informazione
Resto sempre colpito dai fenomeni mediatici per i quali qualcosa esiste se, e solo se, ne parlano tutti, ma proprio tutti. In qualunque giornale, rivista, trasmissione televisiva, è possibile sentir parlare di società della rete ed in particolare del Web 2.0. La cosa estremamente interessante è che nessuno sa cosa effettivamente sia. Una rapida ricerca su internet permette di capire che il Web 2.0 è tutto e nulla: nel mondo informatico, e non solo, affinché esista un Qualcosa-2.
**Il viaggiatore riconosce il poco che è suo scoprendo il molto che non ha avuto e non avrà (I. Calvino, Le città invisibili, 1972)
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Quale importanza ha assunto la tecnologia nella vita quotidiana? Come e in che misura essa partecipa alla costruzione della realtà sociale e del suo immaginario, dei suoi riti e miti, delle sue definizioni simboliche, ideologiche e comunicative?
Tali domande nascono dalla semplice constatazione che viviamo in un un periodo storico in cui le trasformazioni tecnologiche sono estremamente importanti, generate dallo sviluppo e dalla sempre più vasta applicazione, in particolare, delle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni e dalla loro utilizzabilità pressoché globale, sia dal punto di vista dei soggetti che degli ambiti e contesti di applicazione.
Se una foto invecchia, diventa gialla, oppure, se si graffia, nasconde in parte l’in- formazione in essa contenuta, ma resta senz’altro intellegibile all’occhio di chiunque. Se invece un DVD o un CD-ROM si graffia, le informazioni che vengono perse sono milioni di volte più grandi, perché la cancellazione di quei numeri possono impedire potenzialmente l’intellegibilità dell’intero contenuto del DVD.
Pur convinti che l’evoluzione tecnologica ci apra a sempre più importanti tra- guardi in relazione alla capacità di archiviare e ricercare informazioni attraverso la digitalizzazione dei nostri prodotti testuali, musicali e video, ci pare legittimo interrogarsi sull’effettiva capacità di questi prodotti di permanere intatti nel tempo.